Lo studio e il lavoro applicato delle Scienze Naturali abbraccia in toto la molteplicità biologica e inorganica del nostro Pianeta, fornendo gli elementi essenziali per la comprensione dei meccanismi ecologici e geologici, assolutamente interconnessi, che sono alla base delle manifestazioni naturali che osserviamo e delle quali facciamo parte ricoprendo un ruolo di primo piano. Non è una novità che il Pianeta Blu si trovi sotto pressione negli ultimi secoli, per via dell’impronta ecologica pesantemente calcata da un essere vivente che, per quanto brillantemente raziocinante, attua ed ha attuato azioni profondamente deleterie sulla pellicola terrestre. In questo difficile contesto, le Scienze Naturali occupano un ruolo di importanza cruciale per arginare la pericolosa esondazione culturale in atto da decenni che rischia di condurre verso l’asfissia il patrimonio naturale del nostro mondo, spezzando in modo permanente i già delicati equilibri che lo caratterizzano. Educare è un compito imprescindibile del Naturalista, ma educare a cosa? Non basta far amare un buffo animale o una coloratissima pianta affinchè venga compresa l’importanza di tutti i protagonisti sulla scena per ambire ad una soddisfacente conservazione dell’ambiente ma è necessario educare al rispetto dell’Uomo. Perché si raggiungano obiettivi concreti, è necessario che Esso limiti il suo egoismo, in quanto conservare la Natura significa rispettare in primo luogo la specie umana ed impegnarsi nel raggiungimento di obiettivi che non aumentano l’ego personale, ma aiutano altri simili e soprattutto le generazioni a venire, a beneficiare dei nostri stessi diritti e piaceri. Educare alla Natura è anche Filantropia.
© Tutti i diritti riservati – Stefano Properzi
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